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Author Topic: Gazzettino di Padova del 18 maggio 2007  (Read 1816 times)

italix

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Gazzettino di Padova del 18 maggio 2007
« on: May 19, 2007, 01:51:08 PM »

Articolo sul "Gazzettino di Padova" del
18 maggio 2007.

Inizio citazione:
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Il Gazzettino di Padova

   
Venerdì, 18 Maggio 2007

Lasciò la chemio per "altre cure". E morì
Il suo medico denunciato dall'oncologo

Il "metodo Rossaro" per la cura dei tumori prevede vitamine, integratori, diete, acqua oceanica e sostegni psicologici. Paolo Rossaro è medico di base a Sant'Agostino di Albignasego, ed è indagato dalla Procura della Repubblica di Padova: le accuse ipotizzate sono omicidio colposo e lesioni colpose. L'inchiesta vuole far chiarezza sulla morte di una paziente, che sarebbe stata indotta a lasciare le cure chemioterapiche tradizionali per quelle puramente empiriche del dottor Rossaro. È stato il professor Silvio Monfardini, dello Iov di Padova, a denunciare l'abbandono delle cure chemioterapiche da parte della paziente e il successivo decesso. Lo ha segnalato alla direzione dello Iov, che a sua volta ha trasmesso la nota alla Procura.

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fine citazione
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italix

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Gazzettino di Padova del 18 maggio 2007
« Reply #1 on: May 19, 2007, 01:55:51 PM »

Secondo articolo sul "Gazzettino di Padova" del
18 maggio 2007.

Inizio citazione:
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Venerdì, 18 Maggio 2007

Il pubblico ministero Renza Cescon ha aperto un' inchiesta nei confronti del dottor Paolo Rossaro di Sant' Agostino di Albignasego accusato di omicidio colposo e lesioni gravi

«Quel medico di base si inventa una cura contro i tumori»

Una donna e morta dopo aver abbandonato le cure chemioterapiche, mentre un giovane camionista e stato salvato in extremis
C'è anche il "metodo Rossaro" per la cura dei tumori. Una ricetta fatta di vitamine, integratori, diete, acqua oceanica e sostegni psicologici. Niente a che vedere con la controversa cura del dottor Di Bella, che negli anni Novanta tentò di mettere in crisi i metodi tradizionali della medicina oncologica. Ma anche Rossaro è un medico. Anzi, Paolo Rossaro, cinquantaseienne, e medico di base di a Sant'Agostino di Albignasego. E da qualche settimana è iscritto nel registro degli indagati della Procura della Repubblica di Padova. Il pubblico ministero Renza Cescon ipotizza nei suoi confronti le accuse di omicidio colposo e lesioni colpose.

L'inchiesta vuole far chiarezza sulla morte di una paziente, che sarebbe stata indotta a lasciare le cure chemioterapiche tradizionali per quelle puramente empiriche del dottor Rossaro. Mentre un giovane camionista è stato tratto in salvo per i capelli dopo che aveva abbandonato le terapie oncologiche per quelle alternative. Insomma, è stato portato in ospedale ormai spacciato e sottoposto alle cure intensive che gli hanno ridato le forze, tanto da poter rimettersi al volante del suo camion.

Nei giorni scorsi il sostituto procuratore Cescon ha affidato la consulenza tecnica al professor Massimo Montisci, dell'Istituto di medicina legale dell'Università di Padova, che dovrà vagliare i due casi. L'esperto medico legale sarà affiancato da un medico oncologo.

Anna T. era in cura all'Istituto Oncologico Veneto di Padova e stava seguendo una terapia specifica per la cura del suo male. Poi, all'improvviso, ha smesso di sottoporsi alla chemioterapia per seguire il metodo del dottor Rossaro. Al momento si sa ben poco della cura del medico di Sant'Agostino di Albignasego. Anche se si presume che abbia già dei seguaci, dal momento che a Polverara da un anno è sorto un centro, denominato "Premium vitae", che dovrebbe diffondere l'uso della terapia alternativa.

È stato il professor Silvio Monfardini, dello Iov di Padova, a denunciare l'abbandono delle cure chemioterapiche da parte della paziente e il successivo decesso. Lo ha segnalato alla direzione dello Iov, che a sua volta ha trasmesso la nota alla Procura della Repubblica. Il pubblico ministero Cescon ha aperto l'inchiesta e adesso è in attesa dei risultati della consulenza del professor Montisci.

Cristian T. è il giovane camionista, residente a Vicenza, che avrebbe rischiato di finire all'altro mondo per aver lasciato le terapie tradizionali contro il cancro per il metodo del dottor Rossaro. Gli avevano già scoperto il tumore, quando ha conosciuto in un'erboristeria l'esistenza del medico di base padovano e le sue cure contro il cancro. Il camionista aveva visto morire il padre e non voleva soffrire come lui. Per questo motivo era alla ricerca di cure alternative.

Da marzo ad ottobre 2006 Cristian T. avrebbe fatto la spola tra Vicenza e Albisgnasego per seguire le terapie del dottor Rossaro. Che, a quanto pare, non prevedono l'uso di farmaci. Anche lui aveva abbandonato le cure tradizionali. Era stato il responsabile del reparto oncologico a denunciare il fatto agli agenti del posto di polizia dell'ospedale di Vicenza e all'ordine dei medici. Le condizioni del giovane camionista peggioravano di settimana in settimana, fino a quando i sanitari non sono riusciti a convincerlo di sottoporsi nuovamente alla chemioterapia.

Il dottor Rossaro non parla di cure contro il cancro. Sostiene che la sua funzione è di offrire vitamine e integratori per alleviare le sofferenze dei pazienti. Integratori e vitamine che si possono acquistare anche nella sede dell'associazione di Polverara. Ma se è così, come mai i pazienti abbandonano la chemioterapia?

Lino Lava
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fine citazione
« Last Edit: May 19, 2007, 02:14:21 PM by italix »
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