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Lunedì 7 Maggio 2007:
Il vicentino ha rischiato la vita a causa di... Vittorio Emanuele
Il medico tedesco è il padre del ragazzo ucciso all’isola di Cavallo nel 1978
La ’nuova medicina’ del dott. Hamer
(ma.sm.) Il camionista del Basso Vicentino ha rischiato di morire per colpa di... Vittorio Emanuele di Savoia. Oddio, a indurlo a curarsi della grave malattia in cui era incappato con l’acqua oceanica era stato, per la verità, il dott. Paolo Rossaro, di Albignasego, Padova, che per questo è finito nel registro degli indagati con l’accusa di lesioni gravi. Ma l’assurda dottrina "medica" seguita dal professionista padovano è stata per così dire incubata nell’agosto del 1978, quando al largo dell’isola di Cavallo il giovane Dirk Hamer viene colpito da una fucilata che molti (anche il diretto interessato, stando alle ultime intercettazioni ambientali) attribuiscono proprio a Vittorio Emanuele di Savoia.
Cosa c’entra quel noto episodio di cronaca nera, finito tra l’altro con la morte del tedesco dopo atroci sofferenze, con la vicenda del camionista vicentino "curato" con i metodi della "Nuova medicina germanica", lo si può scoprire proprio partendo dalla storia del paziente.
Giuseppe (nome di fantasia), che adesso ha 34 anni, si ammala tre anni fa. La diagnosi è terribile e i medici gli prescrivono una serie di chemioterapie a cui l’interessato non vuole assolutamente sottoporsi. Motivo: il padre è morto poco prima per un cancro devastante e lui non vuole seguire lo stesso iter. È a questo punto che, alla ricerca di proposte alternative, si imbatte nel dott. Rossaro, su segnalazione di un erborista.
«Mi ha detto di essere un seguace della teoria di Hamer - ha rivelato Giuseppe ai poliziotti del posto fisso del San Bortolo - che dice che ciascuno di noi può trovare da solo forza ed energia per curare le negatività».
Teoria di Hamer? Vi dice niente il cognome Hamer? Già, proprio così, lo stesso cognome del ragazzo ucciso nel ’78 all’isola di Cavallo. E chi è dunque il "luminare" che ha dato il nome alla teoria? Un parente? Bingo. «Ryke Geerd Hamer - riporta Wikipedia - nato il 17 maggio 1935, è un ex-medico e teologo tedesco, fondatore nel 1981 di una medicina alternativa chiamata da Hamer in precedenza nuova medicina e attualmente nuova medicina germanica (marchio registrato). Hamer è conosciuto anche per le sue affermazioni antisemite. Incarcerato in Francia dal settembre 2004, è stato rilasciato il 16 febbraio 2006».
È il papà di Dirk Hamer e la sua teoria medica nasce proprio dal dolore subito in seguito alla perdita del figlio. «Successivamente Ryke Hamer viene colpito da carcinoma a un testicolo - ricorda sempre Wikipedia - che gli viene asportato chirurgicamente. I primi sintomi del suo cancro sarebbero apparsi due mesi dopo la morte tragica di suo figlio, circa 6 mesi dopo il colpo sparato da Vittorio Emanuele. In seguito a questi episodi, in un primo tempo Hamer ipotizza che il cancro sia causato da traumi, che chiama "conflitti biologici"; in seguito elabora nel 1981 una teoria secondo la quale tutte le malattie sono causate da traumi di questo tipo e possono essere curate soltanto risolvendo questi "conflitti biologici". Denomina la sua ipotesi sindrome di Dirk Hamer (in inglese Dirk-Hamer-Syndrome o DHS) e chiama le sue ipotesi mediche alternative Cinque Leggi Biologiche».
Dunque, da un grave lutto familiare, il dott. Hamer è passato a distribuire lutti a iosa. Secondo una ricerca dettagliata fatta da un gruppo di medici e ricercatori tedeschi (vedi
www.transgallaxys.com), sono oltre cento le vittime ascrivibili alle terapie di Hamer. Non per niente, «nel 1986 è stato radiato dall’ordine dei medici dal tribunale distrettuale di Coblenza per omessa assistenza medica; da quel momento in poi ha continuato a praticare la professione abusivamente in diversi paesi. Nel 1990 fonda a Burgau in Austria un centro di consulenza che chiama "Klinik für Neue Medizin" che sarà chiusa nel 1995 dalla autorità austriache. Il 22 gennaio 1992 viene condannato dal tribunale distrettuale di Colonia a 4 mesi di prigione per aver curato un ragazzo ammalato di cancro con una terapia non idonea, il ragazzo perdeva una gamba. Il 27 luglio del 1993 viene condannato in Austria per calunnia a 6 mesi in condizionale per tre anni. Nel 1997 è stato arrestato a Colonia e condannato a 19 mesi di reclusione per esercizio illegale della professione di medico, scontandone 12. Si è poi trasferito all’estero, sfuggendo così ad un nuovo mandato di cattura».
Dopo l’ennesimo arresto, «è stato rilasciato il 16 febbraio 2006, tre mesi prima della sua scarcerazione prevista. Nella prima metà di marzo 2007 è stato accusato dalla procura di Cottbus (Robbineck) in Germania per "incitamento all’odio razziale" a causa dei contenuti antisemiti dei suoi scritti. Fuggito dalla Spagna, attualmente è ancora latitante».
In Italia, secondo il gruppo di ricerca citato, sono già tre le vittime di questa teoria, che peraltro ha anche un club di sostenitori. Il camionista del vicentino poteva essere la quarta. E chissà quante altre sono in "terapia". Per fortuna Giuseppe se n’è accorto in tempo e i medici del San Bortolo, con una cura adeguata, lo hanno preso per i capelli. Ora le sue condizioni sono migliorate. Al dott. Rossaro gli inquirenti chiederanno conto delle sue convinzioni hameriane e, soprattutto, cercheranno di impedire che altri pazienti disperati finiscano nelle rete di questo delirio che con la medicina sembra avere assai poco a che fare.
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