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Author Topic: Nuova vittima dell NMG (fine agosto 2007)  (Read 5637 times)

italix

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Nuova vittima dell NMG (fine agosto 2007)
« on: September 27, 2007, 02:42:20 PM »

E morta un' altra paziente, fedele alla Nuova Medicina Germanica del ex-medico tedesco Geerd Ryke Hamer. La sua triste storia della sua malatti a ricorda quella della figlia di Roselor Huber e di Michaela Jakubczyk-Eckert e Carmen. (vedi: http://www.transgallaxys.com/~italix/)

Si chiamava M.T.L. (*), nata nel 1959 e lavorava presso una multinazionale tedesca in una citta del Nord dell'italia. Nel 2004 a M. veniva segnalato un sospetto carcinoma ai dotti galattofori del seno sinistro. In seguito fu consigliato l'ago aspirato, che pero diede risultati negativi. I medici consigliarono comunque l'asportazione della mammella e lo svuotamento del cavo ascellare, per prevenire problemi in futuro. M rifiuto categoricamente di procedere all'operazione. Decise inoltre di non effettuare piu alcuna indagine. M. diventava insegnante di Tai-Chi e smetteva di lavorare presso la ditta dove lavorava. Da tre anni frequentava un corso della 'Nuova Medicina' a Aulla. Nel 2007 lo state di salute di M. peggiorava e lei ando da un fisioterapista di orientazione GNM (P.P.) di Bergamo, e nello stesso tempo fu anche curato dal presidente dell'associazione ALBA, Marco Pfister, con il quale era in un contatto telefonico quasi giornaliero come dichiarano familiari di M. Da Pfister riceveva prescrizioni su come curarsi. Nel mese di giugno non poteva muoversi piu. Pfister considerava un intervento chirurgico utile ma solo per motivi estetici e psicologici e suggeriva quindi di attendere finch'e M non si fosse ripresa. M stessa era peraltro persuasa che presto si sarebbe rimessa, e si preparava a partire per le vacanze il giorno 26 di Agosto. Nelle settimane seguenti si ripresentavano, acutissimi, dolori di vario tipo nella parte bassa del corpo e Maresa non riusciva piu a camminare. Dal giorno 23 di agosto il colore del viso diventava giallo, prima debolmente poi sempre piu intensamente: dopo essersi consultata con Pfister, M riferiva che il motivo era la rabbia per non essere potuta partire per la sua destinazione estiva come previsto. Il giorno 27 agosto veniva ricoverata d'urgenza in un ospedale. Si procedeva ad una trasfusione. Il giorno 28 alle ore 10.00 il controllo dei valori ematici rilevava l'ulteriore peggioramento delle condizioni del fegato: s i sospendeva ogni altra indagine. Alle ore 13.00 entrava in coma epatico, che la portava alla morte due ore piu tardi.

(* i famigliari chiedono di non pubblicare il nome di M nei prossimi mesi)
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italix

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Nuova vittima dell NMG (fine agosto 2007)
« Reply #1 on: September 27, 2007, 02:43:48 PM »

Il giornale 'Libero' ha pubblicato un articlo a questo proposito:

articolo su 'libero' del 25 settembre 2007

http://www.libero-news.it/libero/LF_showArticle.jsp?edition=&topic=4921&idarticle=87528124

Ecco l'articolo scritto da Peppe Rinaldi: (libero ha dato eccezionalmente il consento di pubblicare l'articolo)

Il pensiero cura il tumore, l' ultima truffa new age
La Nuova Medicina Germanica, inventata dal padre (latitante) del ragazzo ucciso da Vittorio Emanuele di Savoia, sta prendendo piede anche in Italia

Inzio citazione: Peppe Rinaldi    

«Mia cognata aveva abbracciato la Nuova Medicina Germanica del dottor Hamer e da tre anni frequentava Aulla, vicino Massa Carrara, dove c’è un’associazione guidata da un certo Marco Pfister. Rifiutava ogni cura tradizionale, anzi guai a proporgliela: con il corpo devastato dalle metastasi e fra atroci sofferenze è morta il 28 agosto scorso agli Ospedali xxxxxxxxx di xxxxxxxx. Aveva solo 48 anni, una tragedia senza fine». A parlare è Federica xxxxxxxx, manager di una società di xxxxxxxxx, xxxxxxxx (della cintura dell’Isola di xxxxxxxxx): ha provato, invano, a spezzare l’incanto perverso azionatosi nella mente della sorella del marito. Lei si chiamava M.T.L., era laureata in chimica ed impiegata in uno stabilimento della tedesca xxxx, da cui si licenzierà per dedicarsi a filosofie orientali, al Tai Chi Chuan, alle medicine alternative, alle cure con i fiori di Bach e via dicendo. Malata e disperata come chiunque dinanzi alla „maestosità“ del cancro, si ritroverà nella rete della Nmg, una delle tante „filosofie“  new age che infestano ambiti delicati come le malattie, offrendo miracolose soluzioni e guarigioni chiavi in mano. E lo farà fino a lasciarsi morire.
Federica ha parlato con Libero martedì scorso, una conversazione intensa, a tratti drammatica, a tratti sconvolgente. Vale per Federica xxxxxxxxxxx di xxxxxxxxxxx ma vale pure per Cinzia Alunni di Crotone, moglie di un funzionario di Polizia, Domenico Mannarini, (qui siamo stati autorizzati a mettere il nome per esteso, nda) morto anche lui pochi mesi fa. Stessa storia, stessa malattia, stessa psicologia sospesa tra la speranza e la follia indotte dagli apostoli di Ryke Geerd Hamer, incarcerato più volte, oggi latitante, radiato nel 1986 dall’ordine germanico, papà di Dirk Hamer, il ragazzo morto nel celebre incidente sull’Isola di Cavallo in Corsica, quando fu accidentalmente ucciso dai colpi partiti dal fucile di Vittorio Emanuele di Savoia negli anni 80. Una „terapia“ stranamente poco contrastata, quasi ignorata in Italia dai media (tranne rarissime eccezioni) e soprattutto dai mille ordini professionali ufficiali dei quali, in casi del genere, si avverte la totale inutilità.  «Mio marito è morto perché un medico amico di famiglia l’aveva convinto a seguire le cure di Hamer» - ammette distrutta la signora Alunni- «dicevano che sarebbe guarito con la forza della mente, che la natura avrebbe messo tutto a posto, che la sua „legge biologica“ avrebbe autoriparato il tumore. Bastava solo essersene convinti». Inutile dire che non è andata così, l’ispettore è morto soffrendo come un cane perché neppure la morfina accettava, anzi gli era vietata se voleva guarire: la medicina è un danno, è lei che ti ammazza, ci si deve affidare alle leggi biologiche, fare autoanalisi, scavare nei traumi del passato. D’incanto tutto sparirà, bisogna aver pazienza. Quel medico che aveva consigliato all’ispettore di curarsi con la Nmg però sua madre l’ha sottoposta ad un normale ciclo di radioterapia, cosa che continua a fare da quattro anni al Sant’Andrea di Roma, dove tra l’altro si sta pure specializzando in chirurgia plastica. Dice ancora la signora Alunni: «Ho raccontato la mia storia non so più quante volte, e finalmente qualcuno se ne interessa». E' stata pure trattata da pazza da quelli della Nmg che le hanno attribuito la morte del marito: «Lei è disfattista e condiziona la guarigione di suo marito» le dissero e le dicono ancora oggi. Ora è stremata, sta per lasciare Crotone e trasferirsi a Roma perché finanche i suoceri sono stati irretiti al punto tale da dirle che è morto perché lei, la moglie, non ci ha creduto abbastanza nel prodigio.
Continua Federica xxxxxxxxx.: «A giugno mia cognata, immobilizzata da settimane sul divano, era diventata completamente gialla. Io e mio marito telefoniamo a questo Pfister (un ex barista di origine svizzera, guru della Nmg made in Italy, nda) presidente dell’associazione „Alba“ di Aulla. Disse di non preoccuparci, la nostra parente era diventata gialla perché covava dentro la rabbia di non poter andare in vacanza ad Ischia dove avevamo affittato casa». Roba da non crederci, eppure è tutto vero. Si scoprirà dopo poco che invece la povera donna era gialla perché il fegato non ce l’aveva più: totalmente divorato dal cancro, estesosi ormai ovunque. Come Federica xxxxxxxxx, come Cinzia Alunni ci sono numerosi altri casi sparsi qua e là in Italia e nel mondo, e chissà quanti stentano a venire allo scoperto. Ma di che si tratta, cos’è la Nmg? Basti solo dire, provando a sintetizzare, che l’inventore è questo dottor Hamer, teologo e medico tedesco, oggi in fuga per ragioni facilmente immaginabili tra cui –non ultima- l’incitamento all’odio razziale. Infatti sostiene che questa „scienza“ è in mano alla solita lobby ebraica, la quale si rifiuta di metterla a disposizione dei non giudei. Solo loro possono curarsi: se così fosse, in Israele non si dovrebbe morir di cancro, no? Inutile dire che, purtroppo, non è così e che gli israeliani muoiono eccome, non solo per le bombe musulmane. Hamer l’ha inventata grazie al figlio morto apparsogli in sogno, che lo incitava ad andare avanti su questa strada. Ecco perché si chiama, la teoria, „Il testamento di Hamer“. Elaborata nel 1981 la „dottrina“ è imperniata sullo stravagante assunto che tutte le malattie sono causate da traumi psichici e possono essere curate soltanto risolvendo questi "conflitti biologici". Egli stesso la denominerà „sindrome di Dirk Hamer“ e chiamerà le sue ipotesi mediche alternative „Cinque Leggi Biologiche“. Praticamente, cosa significa? Incredibile a dirsi ma è più o meno così: hai un tumore, ad esempio, ai testicoli? Significa che c’è un irrisolto problema erotico con qualcuno. Alle ossa della mano? E’ perché tuo papà o tua mamma ti hanno lesinato affetto nell’infanzia. Le metastasi? Non esistono, è tutto frutto di un conflitto interiore, spariranno da sole. E guai a rivolgersi ai medici, finiranno per rovinarti. Ad oggi, le cose vanno esattamente al contrario pur tra insuccessi e difficoltà della medicina ufficiale. Discepoli di Hamer sono ovunque. La centrale è in Toscana, ad Aulla, ma adepti sono disseminati dappertutto: si confondono tra gli stessi medici, paramedici, infermieri e santoni vari. Tutta gente in cerca di „alternative“. Come a Salerno dove un tecnico radiologo è impiegato all’ospedale „San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona“. Può tranquillamente adescare o intercettare disperati in cerca di salvezza grazie all’osservatorio privilegiato di cui dispone. Lastre alla mano li convince che quelle macchie nei polmoni, ad esempio, sono i „focolai di Hamer“ e che può guarire senza dar retta ai medici con i quali lui stesso lavora. Intoccabile, protetto dalla Cgil, è il responsabile per la Campania della Nmg. Si chiama Lorenzo Allocca ed ogni mercoledì organizza seminari e sedute di autocoscienza a Cava dei Tirreni, a casa sua. Il caso è stato denunciato più volte da un giornalista salernitano, Ilario D’Amato, uno dei pochi che insieme ad un medico tedesco, il dottor Michael Redecke, stanno dando la caccia  via internet sia ad Hamer che ai suoi adepti. «Li ho scovati sul forum del sito di Beppe Grillo» (l’indirizzo è http://beppegrillo.meetup.com/15/messages/boards/view/viewthread?thread=2581702, nda) -dice il collega- «dove ancora mantengono aperta la discussione tra malati e familiari in preda alla disperazione. Finora, a parte quale leggero riscontro, sembra che della cosa nessuno voglia occuparsi veramente. Intanto la gente continua a morire perché in casi di tumore ti convincono a curarti con il ribes, il caffè nero e l’acqua oceanica». Insomma, manca soltanto il kazako Borat che raccoglie le lacrime di zingara e il quadro è completo. Lo stesso Beppe Grillo, informato della cosa ha lasciato fare, pur prendendone timidamente le distanze. Ma di cancellarli dal forum non ci pensa affatto: vuoi che si dia un colpo alla libertà di espressione, di pensiero e di cura? Idem per Milena Gabanelli di Report che, contattata dal giornalista D’Amato, gli ha fatto rispondere a mezzo segretaria più o meno la stessa cosa: ognuno è libero e nessuna cura è la verità; e poi sarebbe facile attaccare queste persone, pensiamo invece alla malasanita (sic!). Capolavoro di relativismo, si direbbe. Intanto chissà quanti stanno crepando ancora. E i soldi? Eccome se ne girano, è sempre così in questi casi. Infatti il danaro non è poco, tra libri, corsi, seminari, sedute e „visite specialistiche“ dai 50 ai 150 euro cadauna. Soltanto attorno ad Alba (che ha pure un stand al salone „Sana“ di Bologna) è stato calcolato un volume d’affari che sfiora il milione di euro all’anno. Non male per un’associazione capitanata da un ex barman. Ma questo lo vedremo nelle prossime puntate.


Fine citazione

Ecco un faxsimile dell' articolo:



Per la precisione: e da notare, che il giornalista si e sbagliato in due punti minori. Il poliziotto, vittima della NMG, si chiamava Domenico Mannarino e non Mannarini. Inoltre: la sede di ALBA e a Genova, a Aulla una 'secondo natura srl' organizza corsi di NMG e risiede un medico GNM.

Si vede un' altra volta che la 'terapia Hamer' non funziona nei casi di cancro. Ancora si aspetta la prima dimostrazione di un paziente curato e salvato dal cancro e invece si conoscono ora molte vittime. Il cancro al seno (solo casi maligni) si cura nella medicina scientifica con metodi che offrono alle donne colpite una speranza media di sopravvivenza del 68% nel anno 2002 (ultimi dati a mia disposizione). Di 55150 donne con una nuova diagnosi del cancro al seno all'anno (2002), 17780 sono morte.
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