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Seminari : Metamedicina 1
sabato 13 ottobre 2007 sino sabato 20 ottobre 2007
via Issiglio 8
Torino, Italia
Condotto da : Yvan Herin
orario : 9,30- 18,00
Lingua : Italiano
Costo totale: 750 € + IVA Numero di posti : 20
Descrizione :
I 7 giorni di corso mirano ad aiutare il partecipante a conoscersi attraverso varie situazioni in cui potrà valutare le sue capacità di ascolto, quella di trasmettere chiaramente un messaggio, le sue reazioni di fronte alle critiche, al giudizio e all’imposizione.
La caratteristica di questo corso, oltre a favorire una migliore autoconoscenza, è di incrementare la fiducia in se stessi e di aiutarci a precisare in quale direzione si desidera sviluppare il proprio potenziale.
Note supplementari :
Daniela Dominici cell. 340 7237296
Indirizzo:
Art'es, Torino
COPYRIGHT© - 2007/2008 - METAMEDICINA
Das war die Vorspeise. Hier kommt der Hauptgang:
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Testimonianze: Pierre Pommier, Andrea , Marie, Viviane, Anne Marie, Sylvain, Betty, Luisella, Olivier Biraro, Christian, Bernard, Abate Emmanuel, Claudine, Elegantine, Benôit, Daniela, Mirèse
Da Pierre Pommier
Tutto è iniziato a settembre del 2002. La mia compagna mi fa notare un leggero gonfiore sotto l’orecchio dal lato sinistro del collo. Questo non preoccupava in alcun modo e pensavo che si trattasse probabilmente di un’infiammazione e niente di più. Non era doloroso, ma continuava a gonfiare per formare una piccola pallina che aveva le dimensioni di un uovo di piccione.
A dicembre dello stesso anno, mi sono deciso a consultare i medici. Dopo una serie di esami (ecografia, radiografia, tac, prelievo sangue) che non avevano dato nessuna risposta, andai da uno specialista per subire una biopsia delle ghiandole che rivelò la presenza di un tumore maligno, un linfoma follicolare di 2° grado. Il mio sistema immunologico era compromesso ed era urgente intervenire ; lo specialista mi confessò non conoscere la causa di questo cancro, ma era necessario fare una “stadificazione” per regolare al meglio la terapia, cominciando da esami aggiuntivi come una tac al torace e all’addome e una biopsia midollare !
La terapia prevista era chemioterapia o radioterapia per eliminare questo linfoma voluminoso dato che diventava sintomatico. Lo specialista mi disse chiaramente che se rinunciavo alle terapie proposte, la mia speranza di vita sarebbe di un anno a un anno e mezzo. Mi si proponeva quindi di trattare un sintomo senza conoscerne la causa !
Decisi di riflettere per un mese prima di prendere una decisione, dopo tutto mi rimaneva ad ogni modo ancora almeno un anno da vivere. Era il 24 gennaio del 2002. Ho cominciato a cambiare modo di nutrirmi evitando ogni snaturamento (termico, chimico e miscugli) ispirandomi ad un approccio istintivo, cioè mangiare tutti gli alimenti come la natura li offriva a noi. Crudi.
Mentre cercavo soluzioni diverse rispetto a quelle proposte dallo specialista, ho scoperto i lavori del dottore Hamer, che proponeva di trovare la causa, lo choc emotivo e più precisamente l’evento che era all’origine dello sviluppo del sintomo.
Il 22/08/2003, sono andato da un medico e un psicologo che praticavano questa medicina nuova. Mise in stretta correlazione il fatto di essermi sentito incapace a realizzare dei lavori di sterramento che mi avevano richiesto tantissima energia mentre ero già molto stanco. Finiti questi lavori, mi sarei rilassato ! Ero molto stupito che potesse scatenare una tale malattia, tuttavia ho accettato questa ipotesi.
Il linfoma aveva in modo progressivo raggiunto le dimensioni di un’arancia e in modo curioso, nel dicembre del 2003, ho osservato una riduzione della massa velocemente. Non ero convinto ma soddisfatto.
Purtroppo nel febbraio del 2004, il linfoma aumento di nuovo e ho visto moltiplicarsi dei gangli/noduli (sotto la clavicola) e dal lato sinistro del collo. Il medico non capiva molto bene e neanch’io. Questa volta, ho provato un grande sentimento di sconforto, ma ero più che mai deciso a trovare la causa.
Fu allora che incontrai Claudia Rainville qui mi ascolto a lungo e mi indicò dove cercare, nel mio lavoro. Non aveva torto.
Per approfondir l’argomento, ho deciso di partecipare ad uno stage di metamedicina (a maggio 2004). Avevo un problema di territorio con un collega e mi ero sentito tradito. Durante il seminario, il fatto di parlarne risvegliava in me emozioni di ira, di rancore. Stavo andando nella giusta direzione.
Maggio 2004
Mi mancava l’evento che era stato all’origine dello choc emotivo ! Aveva smesso di lavorare e mi dedicavo interamente alla ricerca di questo evento.
A luglio 2004 ho incontrato il dottore Guinée, che praticava la medicina nuova. Durante il nostro colloquio, mi indicò che si trattava di un sentimento che lui definiva “sentimento di paura impotente dopo un’informazione, mentre non riesco a proteggermi e a eliminare quest’informazione.”
Mi fece notare anche che nel mio caso c’era stato un secondo evento simile che spiegava il fatto che la massa fosse diminuita in modo brusco per aumentare di nuovo dopo.
Con questa pista aperta da Claudia, scopri il primo evento, cioè come mi era arrivata l’informazione e come l’avevo vissuta. La notte successiva, scopri il secondo evento che era molto simile al primo, ma questa volta con un’altra collega.
Nel settembre del 2004, volevo andare ancora più avanti partecipando ad un secondo stage di metamedicina. Fu molto istruttivo per me e sconvolgente dal punto di vista emotivo, vedendo uno dei partecipanti con un linfoma come me, scoprirne l’origine e la felicità di andare verso la guarigione.
Settembre 2004
La metamedicina mi ha permesso di scoprire il linguaggio del corpo, un approccio induttivo con delle domande, con molta delicatezza, permettendo a ognuno di noi di sentirsi responsabile e indipendente. E soprattutto di scoprire la potenza dell’amore incondizionato. Grazie Claudia
Febbraio 2005
Oggi sono sempre vivo. Non ho più gangli/noduli periferici e la massa è diminuita a tal punto che non si vede praticamente più. Vivere ogni giorno verso la guarigione è una felicità che tutti possono provare.
Giugno 2007
Sto benissimo, un’ottima salute. Nel mio lavoro mi ha organizzato un posizione come la desideravo.
Pierre Pommier – Belgique
05/09/07 - Da Andrea
“Alzati e vai a giocare a tennis” mi dice Claudia. Col mio grande stupore, è proprio quello che è successo. Qualche spiegazione : ho incontrato Claudia Rainville qualche anno fa a Milano. In seguito ho seguito alcuni seminari con lei che mi erano sembrati molto interessanti, ma più di ogni altra cosa, era la guarigione delle emicranie di cui soffriva mia moglie da anni che mi hanno avvicinato alla Metamedicina. Era stata anche la motivazione che mi aveva spinto a partecipare al seminario di formazione Metamedicina 2. Questo seminario durava 10 giorni. Avevo preso delle ferie per poterlo seguire. Prima di andare a questo seminario, ho avuto dei dubbi, mi chiedevo se non fosse meglio rinunciare, perché ero stanco, avevo bisogno di ferie e soprattutto sognavo di potere ricominciare a giocare a tennis.
Sin dall’inizio del corso, ho sofferto dal fatto di essere chiuso in un aula, invece di stare fuori, dove eravamo c’era un campo da tennis e il marito di una delle partecipanti era molto bravo a tennis.
Il terzo giorno del seminario, mi preparavo per andare a lezione. Chinandomi per mettere le scarpe, ho sentito un fortissimo dolore alla schiena (di cui non ho mai sofferto in passato). Mi sono detto che non era nulla di grave, che sarebbe passato.
Dopo la lezione, avevo appuntamento con quest’ottimo giocatore di tennis per una partita. Benché continuavo a sentire questo dolore alla schiena, non volevo assolutamente rinunciare a questa partita. Ho giocato con questo dolore lancinante.
Durante la notte, fui svegliato da forti dolori alla schiena, che mi davano nausee al minimo sforzo. L’indomani mattina, non riuscivo ad alzarmi per il dolore. Sono rimasto a letto tutto il giorno completamente bloccato. E il minimo sforzo mi faceva soffrire in modo incredibile.
L’indomani, nonostante la persistenza del dolore, sono ritornato al seminario nella speranza di capire quelle che mi succedeva. Camminavo con molte difficoltà, non riuscivo a sedermi. Potevo sopportare solo una posizione sdraiata. Claudia mi propose de sdraiarmi su un tappeto di rilassamento per seguire la lezione.
Due medici partecipavano a questo seminario. Secondo loro, avevo tutti i sintomi di un’ernia del disco. Claudia mi chiese allora : “Andrea, ti saresti sentito bloccato tra due situazioni o due scelte dove ti saresti sentito costretto a fare una cosa mentre volevi fare l’altra ?” Sono rimasto stupito dall’esattezza della sua domanda. Senza questa domanda non avrei probabilmente fatto il collegamento tra il mio mal di schiena e l’indecisione che avevo in me tra seguire il seminario e riprendere a giocare a tennis.
Ma in contemporanea, avevo paura di fare brutta figura. Avevo paura di fare brutta figura con mia moglie se rinunciavo a seguire questa formazione con lei e avevo paura di deludere Claudia, se interrompevo il seminario.
Claudia mi ha invitato allora a fare una scelta : continuare a seguire il seminario o andare a giocare a tennis. Siccome mi sentivo completamente libero delle mie scelte e senza alcun giudizio da parte sua o da parte del gruppo, ho osata fare ciò di cui avevo voglia. E’ allora che Claudia mi disse : “E allora fallo, alzati e vai a giocare a tennis!” Mi hanno aiutato ad alzarmi perché non ci riuscivo da solo, tanto il dolore era forte. Sebbene il mio mal di schiena fosse ancora ben presente, sentivo che il problema era già risolto. La stessa sera, mi sono potuto sedere per cenare e due giorni dopo, giocavo a tennis senza nessun dolore.
No so cosa sia un’ernia del disco, tutto quelle che so è che la mia schiena era completamente bloccata e avevo dolori atroci, trasformando in sofferenza ogni mio movimento. I medici presenti mi hanno detto che per un’ernia del disco, le persone erano sottoposte a parecchi esami e in seguito a un’intervento.
Se la mia testimonianza può evitarvi un calvario terapeutico, sarà stata utile. E’ il motivo per il quale ho deciso di condividerla con voi. Forse prenderete coscienza come me, della correlazione tra i vostri sentimenti e i vostra mali, e perlomeno quello che vi auguro.
Grazie a Claudia e a tutti i suoi colleghi di Metamedicina.
Andrea – Italie
07/08/07 Da Marie – Nancy (France)
Cara Claudia,
come potrò mai ringraziarvi per l’aiuto così prezioso ? Ma soprattutto non abbandonate mai il vostro lavoro, ci sono tante sofferenze in questo mondo !
Devo dire che ho fatto un sacco di strada grazie a voi. In effetti avevo tantissimi dolori fisici dalla mia più tenera età… quello che è stato diagnosticato molto più tardi, come fibromialgia all’adolescenza.
Oggi capisco che erano le emozioni vissute per la morte del mio fratellino che mi causavano tanti dolori. E’ così bello sentirsi liberata ! Di sentire un calore intenso nel plesso solare (vale a dire : la guarigione a portato di mano per ognuno…) Mi sento sempre meglio ogni giorno e faccio sempre più cose. Sono persino riuscita a recarmi sulla sua tomba ! Grazie anche per avermi aiutata a capire il perché di un disordine intestinale con gaz intestinali irruenti durante un nuovo lavoro. Che vergogna avere un tale problema ! Per fortuna, ho seguito i vostri consigli perfettamente e so che non avrò più questi problemi perché ho cambiato la percezione di me stessa ! Adesso accetto, grazie a voi, di essere la persona che sono… e in modo curioso…. Piaccio sempre più alla gente !!! Grazie per quello che fate e spero di seguire un seminario o una conferenza con voi !
29/06/07 - Da Viviane
Testimonianza del mio incontro con una sclerosi multipla.
Era il 1990. Mi sveglio una mattina con mezzo corpo intorpidito, penso che ho dormito male probabilmente. Vado a lavorare ma questa sensazione continua anche se scuoto la mano, il piede. La sera chiamo un amico medico, mi consiglia di andare in ospedale. Ci vado. Sono visitata da un internista poi ne arriva un altro, poi un terzo, sembrano non capire niente, non sapere. Sono ricoverata per 5 giorni. Sono sottoposto a numerosi esami di cui una puntura lombare e un potenziale ……. (aghi sotto la pelle del cranio con elettricità)
Poi nel 1996, cado mentre cercavo di chiudere una porta a ribalta di un garage, molto pesante, persino mio marito la chiudeva con difficoltà. Cade indietro e rimango a terra, stonata. Un signore che passava mi aiuta a tirarmi su. Per parecchi giorni mi fa male il braccio destro. Decido di farmi visitare da un amico reumatologo. Ma fa fare delle radiografie, nulla di anomalo. Mi prescrive una tac.
Vado a cercare i risultati della prima tac del 1990 e scopro la diagnosi di isteria di conversione fatta dal neurologo. Il risultato dell’esame del potenziale essendo normale, ha concluso a un’isteria di conversione. Ero furibonda, una tale diagnosi senza un preventivo colloquio con me che sono psicologa e che conoscevo i segni clinici di un’isteria di conversione. Questa diagnosi era una cazzata senza un colloquio clinico approfondito.
Faccio la seconda tac con contrasto. Sono andata da sola a fare questo esame, mio marito lavora in un’altra città a 400 km. Finisco l’esame : il radiologo mi raggiunge nel corridoio e mi fa 2 / 3 domande e mi dice : “Lei ha una sclerosi multipla, non si può guarire, ma non è mortale!” Si chiamava signor Bouda, ci sono delle reincarnazioni fallite!
Sono sbalordita, torno a casa. Che cosa mi sta succedendo ? Che malattia è ? Già mi vedo su una sedia a rotelle e penso :”Questo, non, mai.” Il dolore al braccio persiste.
Vado da un neurologo specializzato in sclerosi multipla, mi propone dell’interferone e riconosce di sapere l’origine della malattia e di non poterla curare. Rifiuto il farmaco, ho bisogno di saperne di più. Cerco informazioni su Internet.
Scopro gli effetti secondari dell’interferone e il non regredire della malattia, è possibile che… ma nessuna certezza. Rivedo il neurologo e gli dico quello che ho saputo. E’ onesto e riconosce gli elementi. Continuo a rifiutare il farmaco. Il mio braccio migliora. Penso che se ho provocato io questa malattia, devo potere farla smettere, ma come ? OK, ho scatenato io questa malattia, e devo trovare come farla smettere. Vado a Strasburgo da un medico antroposofo. Devo seguire una dieta alimentare e farmi delle punture sottocutanee nella pancia tutti i giorni. Seguirò questo terapia per un anno circa fino a quando dico stop, la mia pancia non ne può più di queste punture, non deve essere corretto per lui. Vado a Parigi da uno psichiatra/psicoanalista in psicosomatica. Un ascolto che tiene conto del corpo e delle emozioni è importante. Lo vedrò per due anni circa.
Decido di divorziare nel settembre del 1998, questo rapporto matrimoniale mi distrugge. Durante i due anni successivi, cado in depressione, non so se per il divorzio o la mia malattia. Una mattina mi sveglio ma non sento più la mia gamba sinistra, non riesco a muoverla, la sento ghiacciata. Vado di nuovo a Strasburgo, sono ricoverata a Metz con iniezione flash di cortisone. Ho male, ho freddo e ho paura. Mi sento sola.
Questa malattia non sembra così difficile per chi non la prova. Cammino con molta difficoltà, il mio compagno di allora non capiva, non mi sosteneva. La mia mente vuole camminare, ma le mie gambe non lo fanno. E’ dura, sono piena di lacrime, ma penso che troverò una soluzione.
Scopro che la guaina mielinica che non funziona più può ricostituirsi da sola, il neurologo non me l’aveva detto !! Allora visualizzo la ricostruzione. La sclerosi multipla sa auto-distruggersi ; il mio sistema immunitario non mi protegge ma mi attacca. Ma perché ? Non ci capisco niente. Riacquisto la funzionalità della gamba, mi costringo a correre pensando che il mio cervello a delle risorse, tante zone di compensazione. All’inizio mi fa male quando corro, mi congratulo da sola per ogni giro dello stagno intorno al quale corro.
Poi scopro la Metamedicina con un uomo, non so più come l’ho incontrato e non l’ho mai rivisto. Forse era un angelo. Leggo un libro di Claudia e in quel momento dava una conferenza a Metz. Ci vado e mi colpisce la sua autenticità. Era nel 2000.
Comincio i seminari con Claudia in cui scopro che sono depressiva, che non mi piaccio e che ho sempre fatto in modo di essere competitiva, mi chiamano “wonder woman”, ma in me c’è un grande sconforto, delle idee di morte. Allora c’è in Metamedicina la pulizia emotiva e tutti questi effetti meravigliosi, scopro il lasciare stare, questa parola che non capivo, le mie equazioni di vita si pongono in modo diverso. Scopro man mano la causa profonda di questa malattia.
Ho di nuovo lo stesso problema al braccio sinistro nel 2004 con ricovero e iniezione di cortisone, poi agli occhi nel 2005 in cui vedo doppio, non riesco a tollerare la luce, non ho provo più panico, tutto ok, solo un test anche se il neurologo mi dice che c’è rischio di danno al nervo ottico con cecità.
Mi guardo dentro, parlo con il mio essere divino che mi dice che va tutto bene, mi sento serena, fiduciosa. Tutto finisce dopo qualche giorno, la vista ritorna. Nel 2007 di nuovo la gamba sinistra, accolgo, cerco nella mia vita, sento, capisco, e tutto torna a posto.
A tutt’oggi, scopro ancora tante cose su me stessa, sono diventata un membro attivo in Metamedicina, ho aperto uno studio ed è il paradiso. Sto così bene, vado in bicicletta, cammino senza problemi, gioco a tennis e pare che sia tosta.
Ringrazio questa malattia che mi ha avvicinata a me stessa, sono sulla strada e non finirà mai, grazie alla vita. Camminando con Metamedicina tramite la sclerosi multipla, ha imparato ad amarmi e quindi non ho più bisogno di essere competitiva per essere amata dagli altri. Non ha più bisogno di spingermi, la sclerosi progredisce con accessi. Ho scoperto la ricchezza delle mie emozioni e quindi non devo più bloccarle. Non ho più bisogno di questa malattia.
Amarsi, è la chiave di ogni guarigione se siete ammalati nel vostro corpo o nella vostra testa, iniziate il cammino dell’amore di voi stessi per aprivi all’amore incondizionato. E’ meraviglioso e possibile per tutti, allora Benvenuti !!!
Viviane – Metz (France)
Da Anne Marie
Buongiorno Claudia e tutta la squadra !
Il medico di base che mi cura per la fibromalgia mi ha detto, indicandomi Metamedicina la guarigione alla vostra portata, ecco quello che devi leggere ! Mio marito è subito andato a comprarlo e me lo ha regalato per Natale. Credo che sia il più bel regalo di Natale che io abbia mai ricevuto ! l’ho letto quasi di un fiato. Corrispondeva a tutto ciò che pensavo da anni. E lì ho capito il perché della mia fibro. Da allora, ho comprato e letto “gli strumenti terapeutici” e “mi creo una splendida vita”.
Claudia, permettimi di darti del tu dato che lo fai nei tuoi libri, posso solo dirti grazie di descriverli con tanto buon senso ! Perché i medici non hanno quest’approccio così umano e pieno d’amore ? Il mio medico si è specializzato in diverse medicine parallele e grazie a lui, da quasi due anni, vivo di nuovo. Ma i tuoi libri mi hanno dato una terza nascita. Adesso posso capire attraverso le parole della gente, i mali di cui soffrono : è fantastico !
Prima di andare in pensione, avevo chiesto al Signore, il carisma per capire e aiutare la gente da un punto di vista psicologico, perché volevo dedicare il resto della mia vita, come te, a guarire. Attraverso il gruppo virtuale che ho aperto per i malatti di fibromialgia, posso, grazie a te, capire e aiutare gli altri. Allora posso solo dirti una cosa : Grazie di esistere, di essere te, grazie di aiutare la gente, grazie di seminare semi che crescono in tutti gli angoli del mondo. Che Dio ti dia una lunga vita !
Anne-Marie dal Belgio
13/12/06 - Da Sylvain Milette
Salve
Sono Sylvain da Laval in Quebec, Canada.
Sono circa 25 anni che ho seguito qualche laboratorio con Claudia ( a Montréal ). Ciò mi ha cambiato molto, su diversi aspetti della mia vita, ho imparato a superare le mie paure, a superare continuamente i miei limiti, a capire perché certe persone reagiscono in modo sproporzionato a ciò che a me sembrano dei dettagli della vita, ma che per loro sembrano essere molto importanti.
Ho chiesto alla vita una bambina, che oggi è con me, tra poco compirà 16 anni ( si chiama Claudia ) è un angelo e una guida nella mia vita, questa ragazzina è un sole per tutti, io l’accompagno nella sua vita quotidiana e lei mi insegna la semplicità della vita.
2 anni più tardi abbiamo avuto un maschio ( Vincent ) lo sportivo sorridente che sa al momento trovare il suo posto come individuo, e fare una carezza ogni mattina a sua sorella, grazie mio Dio per questi 2 regali.
Avevo 20 anni quando ho incontrato Claudia Rainville per la prima volta, ( attualmente ne ho 45 ) non passa mai una settimana senza che non pensi a lei, che mi ha talmente aiutato ad arrivare a fare tutto ciò che volevo, tutto ciò che mi piace.
20 anni fa avevo paura dell’aereo, oggi piloto gli aerei, sorvolo il Québec con Claudia ( mia figlia) per farle capire quanto sia bella la vita…anche vista da 2000 piedi d’altitudine.
20 anni fa avevo difficoltà economiche, oggi va bene avendo un’impresa con diversi impiegati specializzati.
Prima sopportavo malesseri e malattie, oggi sono in contatto con il mio corpo (è l’amico che mi avverte di correggere il tiro).
Dovrei scrivere un libro, sia sulle mie avversità sia sui miei successi, grazie a cui ho imparato a lasciar sbocciare i miei figli… con l’aiuto della mia cara Claudia.
Ringrazio la vita…grazie Claudia.
Grazie a tutti di aver letto le mie parole…gustare la vita come se fosse l’ultimo giorno. Voi assaporerete ogni secondo nel suo pieno valore.
Sylvain
Québec Canada
15/11/06 - Da Betty
Mi chiamo Betty.
7 anni fa quando avevo 42 anni, per me, era il momento della crisi della mezza età, quella dove rimetto tutto in discussione.
Stavo lavorando nel negozio di mio fratello, quando una mattina, mi sono accasciata di fronte ad un cliente; le mie gambe non rispondevano più all’ordine di camminare, esse hanno iniziato a dolermi così come la schiena.!
Diversi medici mi hanno esaminata, ho passato una serie di test, radiografie,TAC…
Ho subito punture…niente di fatto, le mie gambe non volevano più muoversi, dopo qualche settimana mi diedero della morfina tanto i dolori erano insopportabili, non lasciavo più il mio letto.
Qualche tempo dopo, un amico medico mi disse che era convinto che avessi delle decisioni da prendere, che aveva l’intima convinzione che nel fondo del mio cuore avevo voglia di cambiare vita!
A quel punto, intravidi una breccia nella prigione che mi intrappolava e decisi di sbarazzarmi di ciò che mi annoiava.
Non avrei voluto più ricominciare il lavoro nell’impresa di famiglia e avrei voluto ritornare ai “miei primi amori” l’insegnamento ai bambini!
Il rischio? In realtà non c’era rischio!
Due giorni dopo, ricevetti una chiamata, mi proponevano un posto in una scuola di pedagogia alternativa, l’ideale per il prossimo Settembre. Non credevo alle mie orecchie, ma sarei stata capace di svolgere un tale compito?
Una decina di giorni dopo questa offerta, ho ricominciato a camminare, dopo che ero rimasta 9 mesi sdraiata.
Molto felice, ripresi il cammino della scuola, ma in poco tempo le forze cominciarono a mancare, camminavo con le stampelle e i dolori ritornarono, insopportabili!
Le domande arrivarono in massa, perché, come mai, come avevo vissuto l’infanzia per essere in questo stato?
Diventavo più fragile di giorno in giorno, ero in preda a grandi vertigini, il mio metabolismo funzionava molto male, i medici mi mostravano uno stato di grande inquietudine ( se non reagisci, non ne avrai più per molto!)
Avevo l’impressione di percorrere le piste di un deserto senza fine!
Una sera, mio marito mi raccontò che il suo amico Yvan stava partendo in viaggio con una terapeuta, non sapeva esattamente cosa faceva ma ne era curioso!!! Yvan gli aveva dato un libro di questa terapeuta: “Metamedicina, la guarigione alla vostra portata”.
Qualche mese più tardi assistemmo ad un seminario di “liberazione della memoria emozionale” tenuto da Yvan.
Durante questi tre giorni,mi mantenni in disparte posizionandomi piuttosto come osservatrice.
Malgrado il grande calore umano di Yvan, le paure mi attanagliavano!
Questo primo seminario non fu concludente per me, ma trovai interessante la filosofia e soprattutto avevo intuito che avevo davanti a me delle brave persone.
Quindi, assistetti, sola, al seminario di Metamedicina 1 fatto da Claudia Rainville.
Decisi di raccontare la mia storia, nella sua totalità, senza omettere niente, infine mi autorizzai a piangere nelle braccia accoglienti di Claudia, affrontai delle emozioni molto dolorose e riuscii a liberarmene.
Quel giorno presi coscienza dei legami tra la paralisi, le stampelle, la perdita di forza e la voglia di andare avanti nella vita…
Tutte queste prese di coscienza fecero eco a degli avvenimenti dolorosi della mia infanzia.
Ritornai dal seminario senza stampelle, davanti allo stupore dei miei cari.
Diverse persone mi chiesero per sapere cos’era successo.
Il mio stato migliorò, non ebbi più bisogno delle stampelle, ma i dolori persistevano; mi interrogai: il rifiuto e il senso di colpa di vivere sono ancora presenti?
Uno sguardo di tenerezza nei miei confronti, e decisi di continuare per questa strada della Metamedicina.
Eliminai molta rabbia grazie alla pazienza e comprensione di Yvan.
Un po’ più tardi, Claudia mi stava aiutando abilmente a districare un trauma legato alla perdita di due bambini, deceduti prematuramente. La colpevolezza e la tristezza, legate a questi due incontri mancati, infine mi abbandonarono, per lasciar posto a un sentimento più sereno!
Claudia mi trasmise un messaggio di Vita, ricordo ancora le sue parole…
Ero andata a seguire questo seminario in Repubblica Domenicana. Quando sono ritornata, ho potuto infine smettere di prendere gli anti-dolorifici che prendevo ormai da tanti anni. Avevo lasciato questo grande dolore da qualche parte alla fine del mondo!!!
Durante il successivo seminario di Metamedicina 2, ho avuto l’opportunità di aiutare un partecipante che aveva vissuto una problematica simile, questo mi permise di completare il puzzle, nella mia testa e nel mio cuore!
GRAZIE Claudia di avermi accolta e guidata,
GRAZIE Yvan di essere stato presente, paziente, pronto ad ascoltare, al momento giusto,
GRAZIE Ingrid, GRAZIE Christian di avermi aiutato ad unire gli ultimi pezzi del puzzle,
GRAZIE a tutte e a tutti per il vostro Amore , la vostra Tenerezza e la vostra Amicizia,
GRAZIE a tutti quei dolori senza i quali non avrei fatto questi Incontri con un grande R.
Betty
Belgio 10 Novembre 2006
03/06/07 - Da Luisella
Mi chiamo Luisella. Sono italiana. Ero affetta dal morbo di Parkinson da 8 anni. Camminavo sorretta da un bastone e non riuscivo a controllare il tremore delle mie mani. Ho ricevuto diverse diagnosi, a dir poco scoraggianti, alcune di queste furono emesse da esperti di spicco in materia. Ero iscritta all’associazione italiana dei malati del morbo di Parkinson, come quella che riunisce i pazienti della Young Parkinson Desease negli Stati Uniti.
Ho studiato molto a riguardo per tentar di comprendere questa malattia e per giungere in un certo modo a dominarla.
Io ho comunque cercato e praticato diversi approcci come l’agopuntura, la pranoterapia, la medicina naturale, cercando di evitare l’inquietante prospettiva chirurgica che mi avevano proposto.
Questa ricerca mi ha condotto verso un medico, che lavorava sulla memoria dell’acqua. I suoi lavori avevano confermato l’evoluzione della malattia. Ciò non era per niente incoraggiante per me e il male continuò la sua opera.
Poi il destino mi ha fatto incontrare dei vecchi amici di scuola. Per mezzo di loro, trovai un medico che mi parlò di Claudia Rainville che era di passaggio a Torino.
Sono stata felice di incontrarla. Mi ha aiutato a capire e a liberare le cause di questa malattia.
Nei giorni che seguirono, potei osservare un netto miglioramento nel mio stato di salute. Le mie mani non tremavano quasi più, i miei dolori alle anche erano spariti, potevo nuovamente camminare senza l’aiuto del bastone.
I miei cari che mi avevano vista camminare penosamente, mi chiedevano cosa fosse successo, io gli rispondevo che non lo sapevo neppure io. Allora dicevo loro “è un miracolo”.
Tutti i libri che avevo letto sulla malattia erano categorici, non si poteva sperare di guarire da questa malattia, non si poteva che evolvere verso una degenerazione dell’organismo.
Io che mi credevo condannata, senza speranza di guarigione, adesso so che si può guarire, anche dalle malattie chiamate “incurabili” per la nostra scienza medica.
Ho constatato personalmente l’evoluzione verso la guarigione sul mio corpo e nelle ore più difficili, ho questo pensiero meraviglioso che mi aiuta: ci sarà ancora un giorno dove starò bene.
Io auguro a tutti quelli che sanno, che cosa significa “morbo di Parkinson”, e a tutti quelli che una diagnosi ha condannato, di trovare sulla loro strada, un medico o un terapeuta che abbia l’umiltà, l’apertura intellettuale e la trasparenza d’animo di Claudia Rainville. Il suo incontro mi ha permesso di avere una nuova vita, di cui mi godo pienamente il presente.
Luisella Italia
20/05/06 - Da Olivier Biraro
Che tutto il mondo lo sappia: Claudia Rainville è amata, non solamente in America e in Europa, ma anche nel cuore dell’Africa in una piccola repubblica ignorata dal mondo, il Rwanda.
Grazie a lei, una trentina di persone hanno potuto guarire dalle loro profonde ferite interiori, e queste hanno aiutato migliaia d’altre a trovare una vita equilibrata.
Secondo me, Claudia non è solo una celebrità, ma è anche una madre premurosa, una maestra perfetta, una manifestazione dell’amore più puro!
Tanto di cappello, Claudia, sei infinitamente amata!!!
Olivier Rwanda
31/03/06 - Da Christian
Buongiorno Claudia,
Buongiorno a tutte e a tutti quelli che leggeranno queste righe.
Nel 2003, i medici mi hanno diagnosticato un linfoma. Dopo 6 mesi di ricerca e di dubbi, mi hanno comunicato la loro diagnosi e mi hanno inviato una lettera di paura, non mi lasciarono scelta: l’aggravarsi della mia malattia o l’asportazione della mia milza. Era urgente!! Dopo una seconda diagnosi all’ospedale di Tolosa, io cedetti a questa paura e mi feci operare. Tutto avrebbe dovuto andare meglio e la milza non serviva a molto, da quello che avevo capito. Eppure nulla è superfluo nel corpo, tutto ha una funzione. Ma lo capii dopo l’operazione. La milza ha una funzione di riciclo ma entra anche in gioco nelle infezioni otorinolaringoiatriche della gola, della bocca, dei polmoni.
Le analisi del sangue (soprattutto i globuli bianchi) dopo una leggera stabilizzazione hanno iniziato a rialzarsi. Quando il mio ematologo l’ha visto, ha voluto cautelarsi dicendomi che c’erano dei trattamenti leggeri. Tanto che il mio cancro continuava la sua progressione. La paura era riapparsa e anche l’incertezza. Nel mio cuore, rifiutavo di sottopormi ai trattamenti. Ho cercato una soluzione, pregavo per trovarne una diversa da quella che mi si proponeva. Mia figlia mi ha presentato ad un’insegnante di reiki, la quale mi presentò a una delle sue amiche. La vita è piena di coincidenze, e in quel momento ho avuto un concatenarsi di coincidenze. Figuratevi che questa amica mi ha prestato un libro di Claudia: “METAMEDICINA La guarigione a vostra portata”.
Avevo già letto diversi libri, senza avere quella scintilla che ti ci fa credere veramente. Questo libro l’ho letto e libro mi ha parlato, mi sono riconosciuto nella parte che mi concerneva. Le emozioni che ne sono scaturite derivavanoo da molta gioia, ma anche da tanto dolore e reazioni. Ho deciso di fare più velocemente possibile un seminario, e, per fare ciò, ho spedito una e-mail ad un esperto del settore e a Yvan.
La risposta fu rapida perché avevo spiegato la mia malattia e il mio atteggiamento verso questo metodo. Niente lasciava presagire che avrei potuto fare il seminario nei 10 giorni seguenti. Speravo di poterne fare uno l’anno seguente, ma avevo premura e dovevo partire in 10 giorni. Mi sembrava impossibile, avevo dei problemi al lavoro e non potevo assentarmi. Il mio capo di servizio fu molto umano, mi ha dato fiducia e mi ha autorizzato a partire, dal momento che si assunse l’impegno di svolgere il mio lavoro. Ancora coincidenze. Tutti i problemi erano risolti, quando sono partito, quel che mi ha permesso di assentarmi senza senso di colpa,con lo spirito sereno.
Arrivato al seminario ho incontrato Pierre. Anche lui aveva un linfoma ed un enorme nodulo sul collo. Era il suo secondo seminario, non aveva ancora trovato la sua equazione liberatrice. C’era anche Mirèse, che aveva già fatto un seminario. Era stata colpita, durante il suo primo seminario dalla malattia di Raynaud , da una gangrena, e portava delle stecche che le evitavano dei dolori atroci. Ella era stata abbandonata dalla medicina classica, impotente nel suo caso. Avevo difficoltà a crederle, tanto mi sembrava radiosa e in buona salute, solo 6 mesi dopo il suo primo seminario. Queste due persone mi sono state di riferimento. Ci sono molto affezionato. Potete leggere le loro testimonianze su questo sito. Ora sono guarite. Pierre, oggi, ha delle analisi normali, nonostante non abbia mai accettato i trattamenti “normali” e Mirèse ha ripreso a ballare. Il loro spirito mi contagiava. Avevo la certezza di essere sulla strada giusta, inspiegabile ma talmente forte. Gli insegnamenti di Claudia si indirizzavano a future terapie, ma erano talmente chiari, talmente logici, così pieni di buon senso, che prendevo confidenza e iniziavo ad appassionarmi alla cosa. Avevo iniziato per me stesso, per guarire il mio linfoma, per trovare se la causa era un’emozione e che cosa c’era dietro. In questo seminario mi sono sbarazzato di pesanti fardelli che erano seppelliti in me. Ho dovuto aspettare quasi la fine del seminario per poter allentare la presa e permettere a queste emozioni, le mie emozioni di uscire in superficie. Le analisi sono migliorate. La medicina non mi considera ancora guarito. Eppure a ogni esame non c’è più alcuna evoluzione. Non prendo alcun medicinale, non seguo alcun trattamento di fondo, per la grande disperazione del mio caro ematologo. Quest’ultimo mi ha confidato durante una visita:” Se tutte i malati fossero come voi, io non avrei molto lavoro”. Ultimamente i globuli bianchi sono riaumentati e il mio caro ematologo mi ha riparlato di prelievo del midollo osseo per verificare se il mio cancro aveva ripreso. Ho rifiutato dicendogli che era doloroso, che mi sentivo bene e che lavoravo normalmente. Molto stupito del mio rifiuto, mi domandò di fare almeno una TAC. Ho accettato. Le sue parole avevano insinuato un dubbio dentro di me, dovevo verificare. Durante l’ultima visita, ho fatto un prelievo del sangue nel momento in cui soffrivo di una forte angina. Per curarla, ho dovuto decidermi a prendere degli antibiotici. Sono arrivato al punto che stare sdraiato mi soffocava. Per quanto riguarda i risultati, ha constatato che niente si era evoluto, che i globuli bianchi erano aumentati per combattere l’infezione. Con i risultati della TAC, si era rassicurato e mi aveva rassicurato, dicendomi che tutto era normale che non era necessario alcun trattamento. Mi ha raccomandato di prendere degli antibiotici come trattamento di fondo. Ho declinato la sua offerta. Ciò che non conosce è che ho lavorato anche secondo il metodo METAMEDICINA che Claudia mi ha insegnato. Questo metodo funziona molto bene.
So che ho ancora del cammino da fare, so che devo accudire le mie emozioni per potermene liberare. Io lo sto facendo poco alla volta.
Ho fatto e rifatto il seminario di Claudia e Yvan. Ogni volta è diverso, benché la traccia sia sempre la stessa. Ogni volta, si condivide veramente l’amore e l’ascolto.
E’ come bagnarsi in una fontana della giovinezza, rinascendo da noi stessi nuovamente.
Grazie Claudia per tutto quello che mi hai dato, tutto quel che mi dai oggi, e tutto quel che mi darai ancora. La metamedicina è ora per me, una vera filosofia che irradia tutto intorno a me.
E’ forse la METAMEDICINA la medicina della felicità?
Un grande ringraziamento a tutti gli interventi, a tutte le partecipazioni che ho incrociato durante questi seminari. Io vi devo molto a tutte e a tutti.
Paesi Baschi
Francia
07/12/05 - Da Bernard
Ringraziamenti a Claudia Rainville
Il 9 Settembre scorso, sono stato colpito da un blocco renale. Non potevo più urinare. Per rimediare a questo problema, ho dovuto passare per: urgenze, ricoveri ospedalieri, trattamenti, sonde, cateteri, ecc…,50 giorni più tardi , io non urinavo ancora e ciò per me diventava angosciante.La diagnosi medica era: blocco urinario dovuto a un’ipertrofia della prostata.Mi proposero un intervento chirurgico per ridurla. Questa operazione si rivelò difficile poiché faceva seguito ad una profonda flebite che si era aggiunta a questo problema di vescica, ero sotto anti-coagulanti e tutto l’intervento era rimandato al termine del trattamento della flebite fissato nel Gennaio 2006.
Alla fine del mese d’Ottobre Claudia Rainville offriva un seminario molto vicino a casa mia, le telefonai per chiederle se voleva concedermi qualche minuto, per mettermi sulla pista del mio problema urinario. Claudia mi ricevette durante la pausa pranzo. Il nostro incontro durò circa ¾ d’ora. Rientrai a casa e una mezz’ora più tardi cominciai ad urinare. 15 giorni più tardi urinavo normalmente.
Quale fu l’apporto di Claudia ne processo di sblocco? La mia risposta è semplice: il senso. Fino a questo colloquio, io subivo una situazione che mi sfuggiva e della quale non comprendevo nulla, anche se credevo di avere qualche piccola idea. Il senso( quella cosa che ….) è da questa prospettiva,dall’incontro con Claudia che l’ho scoperto e questa presa di coscienza/sensazione mi condusse a risalire all’origine del mio blocco, mi permise di comprenderlo e di rilassare le tensioni nervose che comprimevano la mia vescica e il canale dell’uretra. Questo non significa che la mia prostata non sia un po’ grossa e che essa non abbia bisogno d’essere decongestionata ma il blocco urinario derivava da altro. Il fatto d’aver coscienza delle differenti cause, di riconoscerle, di comprenderle, di accettarle mi ha permesso di cambiare lo stato d’animo in relazione a questo blocco e di rilassarmi veramente.
E’ allora che poco a poco ho ricominciato ad urinare e con il tempo le mie funzioni hanno ritrovato il ritmo naturale. Non si tratta di un miracolo, ma di una partecipazione essenziale: aiutare il paziente a comprendere ciò che sta vivendo per meglio accompagnare i suoi trattamenti medici e permettere la guarigione. Questo incontro è sbocciato in un lavoro psicologico profondo che è in corso contemporaneamente al trattamento medico per la prostata. Ma questo incontro con Claudia è stato fondamentale per me.
Il lavoro e il merito di Claudia Rainville e dei suoi allievi attraverso la Metamedicina consiste nell’aiutare l’essere umano a riscoprire il senso di ciò che vive, a ridargli la responsabilità della sua malattia al fine di poter cooperare con le differenti forme di cure che sono alla sua portata.
Grazie Claudia, possa la medicina che poggia sul giuramento di Ippocrate essere più umile per accettare l’aiuto delle altre scuole di pensiero che gli permetteranno di essere più efficace.
Bernard
Côte de Jor
Francia
Dall’Abate Emmanuel
Vorrei renderti partecipe di come ho utilizzato la Metamedicina nel mio ministero sacerdotale. Ebbene, per me, non c’è alcuna contraddizione ma una gradevole complementarietà.
Aver incontrato Claudia Rainville, mi ha costruito una fede incrollabile nella vita.
Come conseguenza, mi è molto facile aiutare coloro che disperano di ritrovare la speranza quoi qu’il arrive . Oggi trovo molto più facilmente gli argomenti per risvegliare la coscienza delle persone che soffrono. Ho molta più facilità a scoprire la causa della malattia che il paziente mi racconta. Per tutti cade a pennello. La difficoltà arriva quando la malattia stessa non è facile da individuare. Un’altra difficoltà, è la guida soprattutto per le persone che non si ricordano dei grandi fatti del loro passato, quando la loro malattia è di lunga data. A parte questo, ricevo già delle testimonianze di persone che non soffrono più di gastrite o di altri mali a seguito del nostro incontro. Ciò mi conforta e mi dà anche l’occasione di pregare per Claudia e la Metamedicina, nell’opera di aiutare Gesù a guarire.
Ecco in poche parole quello che per me è la Metamedicina nel ministero sacerdotale che io esercito. Io renderò sempre grazie a Dio di aver incontrato Claudia Rainville, in oltre di aver letto le sue opere.
Affettuosamente, Abate Emmanuel
Rwanda
23/11/05 - Da Claudine
Sono guarita dalla fibromialgia.
“Da 2 anni, cercavo sotto quale nome riunire l’insieme di sintomi sempre più invalidanti che mi affliggevano. Avevo male dappertutto, ero esaurita, passavo giornate intere sdraiata senza poter lavorare. Un giorno avevo male alla schiena, un altro alle gambe oppure alle mani o alle dita. Soffrivo di insonnia. Tutti i piccoli compiti quotidiani come lavare gli indumenti, stenderli, rifare il letto, erano diventati un calvario. Non potevo più correre, ballare, curare il giardino o fare una semplice passeggiata. Non potevo guidare l’auto più di 30 minuti senza dovermi fermare tanto le mie gambe erano anchilosate. Ho passato numerosi esami in ospedale con biopsia, che per me non erano altro che un inutile fastidio sui miei muscoli, per ricevere alla fine sempre la stessa risposta:”non c’è nulla di anormale!”
La mia cerchia di conoscenze cominciava a dubitare del mio stato psicologico ed io stessa lo riconoscevo e cominciavo a domandarmi, malgrado i miei sintomi fossero ben reali se non soffrissi di una depressione!
Per mesi e mesi soffrii in silenzio finché il maggio scorso un professore diede un nome ai miei diversi sintomi, quello della fibromalgia. Ero sollevata nel sapere di non essere una malata immaginaria. Quando mi annunciarono che non avevano trattamenti per questa malattia, io rifiutai di crederci, pensando “se la medicina tradizionale non può far nulla per me, ah bene! Vado a cercare altrove.”
Fu allora che mi ricordai del libro “Metamedicina La guarigione alla vostra portata” di Claudia Rainville, che avevo già letto. Pensavo, forse, Claudia potrebbe aiutarmi ad uscire da questo incubo. Per mia fortuna,Claudia offriva nello scorso mese di Ottobre un seminario di formazione in Metamedicina vicino a casa mia. Ho avuto la possibilità di partecipare con lei a questo seminario di 9 giorni. La mia guarigione si è realizzata nel corso di questo seminario. Claudia mi ha aiutato a capire quello che in me aveva fatto nascere la malattia. La sua guida nell’amore, la logica e la compassione, sembrava così semplice per lei e così chiara per me…e dire che erano già 2 anni che soffrivo! Liberando la causa emozionale che aveva turbato il mio corpo, i dolori sparirono molto rapidamente. Osservai che potevo chinarmi per allacciarmi le stringhe senza alcun dolore, cosa che non potevo più fare da 2 anni. Nei giorni seguenti, potevo nuovamente correre,saltare, salire le scale senza alcun dolore! Brillavo di gioia, era per me una vera RINASCITA. Al ritorno da questo seminario i miei parenti non mi riconoscevano. Essi erano tutti stupiti di constatare che le mie forze e la mia gioia di vivere erano tornati.
Dopo imparai ad ascoltare i segnali del mio corpo e quando sentivo che gli domandavo un po’ troppo mi riposavo qualche istante. Ho ritrovato il mio valore e oggi, mi tratto come tratterei la mia migliore amica. Addio lotta, io scelgo ormai la via più facile!
Ho scritto questa testimonianza per rendervi partecipi in tutta semplicità della felicità che ho conosciuto per essere guarita e per dirvi che, come voi che soffrite di questa malattia,io ho sofferto, io ho pianto, io ho avuto molta paura, ma sappiate che ci sono delle soluzioni, e che anche voi potete guarire, non dubitatene!
Claudine B.
Francia
28/10/05 - Da Eglantine
Vorrei ringraziare Claudia che, grazie al suo metodo della Metamedicina, mi ha aiutato a scoprire l’origine del mio asma e della mia allergia al pelo di cane che da dieci anni mi affliggevano. Da allora non ho più crisi d’asma e la mia allergia ai peli di cane si è considerevolmente ridotta ( il contatto con gli animali mi scatena tutto al più una rinite o una sinusite allergica, ma non più crisi d’asma, mentre prima avevo sistematicamente crisi d’asma in loro presenza o nei posti dove abitano).
Nel 2005 ho avuto la gioia di rivedere Claudia partecipando ad uno dei suoi laboratori “ utilizza il tuo potenziale creatore”. Il suo metodo mi ha aiutato a superare la mancanza di fiducia in me stessa, da quel momento sbocciai nel mio nuovo posto di lavoro. Peraltro, ella mi ha aiutato ad affrontare la perdita di mia madre ( problema che non immaginavo) e di colpo mi sono sentita libera e più positiva, più serena di fronte alle situazioni difficili o delicate della vita.
Ti sono molto riconoscente
21/08/05 - Da Benôit
Caro Yvan, Cara Claudia,
Ci tengo ad inviarvi queste poche parole per esprimervi tutta la mia riconoscenza per la vostra presenza e i vostri insegnamenti!
Ho voluto aspettare un po’ per poter meglio riassumere ciò che il seminario mi ha dato ma ci rinuncio, se no il rischio è di non rendervi mai partecipi del mio vissuto.
In effetti, ho l’impressione che questo stage sia stato per me come una porta aperta su un nuovo giardino meraviglioso che esploro apoco a poco ogni giorno. La mia vita è piena di grandi gioie, di felicità e di incontri straordinari che ogni giorno illuminano la mia strada.
Questi incontri sono stati dei momenti chiave della mia vita, ho l’impressione che erano scritti da prima della notte dei tempi. Io non dovevo che seguire il cammino.
Quando sono venuto al seminario, sono venuto dicendomi che questo mi avrebbe dato gli strumenti per lavorare con i miei studenti…(credo sapevo già allora che stavo andando in primo luogo per me …è un’altra storia!)
Dopo tre giorni di seminario, mi sono detto: è geniale, hai incontrato persone straordinarie, hai vissuto dei momenti di amore vero e di scambio più che fruttuosi ma come potrai imparare ciò per aiutare i tuoi studenti? Mi sono reso conto che l’ascolto e l’accompagnamento sono delle arti che non sono ancora in grado di insegnare!
Non fu una sorpresa , fin dai primi corsi, constatare a che punto il seminario mi aveva aperto verso un altro ascolto e ciò mi diede una flessibilità ed una precisione stupefacente.
Ma rispetto ai metodi d’insegnamento musicale tradizionale ( elitario e Penso di aver sempre lavorato instaurando una grande confidenza con tutti i miei studenti, sapendo molto bene che essi avevano all’interno le risorse necessarie per rischiarare se stessi se non fossero stati i migliori tecnici del violino…competitivo) la mia mente mi diceva spesso, ok tu forse li rassicuri lavorando così, sono forse contenti, ma non li metti di fronte alle altre realtà della professione. Non li stai illudendo, rammollendo? questo non li darà la resistenza necessaria alla vita artistica!
Il fatto di essere così marginale nel mio approccio pedagogico mi metteva talvolta in situazione di dubbio sui risultati del mio lavoro. Non li illudo se cerco di unire al loro essere profondo i loro strumenti piuttosto che mettere come priorità una tecnica solida, senza errori, etc..
Vedere Yvan lavorare con il gruppo con tanto amore e certezza nelle risorse di ognuno mi ha convinto che non avrei sbagliato strada.
Bisogna ora che io affini i miei modi di ascoltare ed accompagnare lavorando su me stesso.
Potrei parlarvi ancora per ore dell’entusiasmo e la gioia che il vostro incontro mi ha portato, ore di scambi straordinari che ho avuto con Anne e di tante altre cose, ma non è il fine di questa lettera. Il fine di questa lettera è di ringraziarvi.
Vi abbraccio molto forte
Benôit
21/08/05 - Da Daniela
Cara Claudia,
Ti vorrei dire quanto mi sei stata preziosa. Non solamente non ho più avuto sanguinamenti dal naso, ma soprattutto poco a poco ho visto sparire tutti i disturbi del parasimpatico che mi assillavano da 3 anni e che mi spossavano.
Non ho più avuto spossamenti, né questa sensazione di morte imminente che mi accompagnava da tanto tempo. Mi rendo conto adesso che questo forte spinta a guardarmi dentro, ma ne avevo talmente paura (a causa del rapporto che avevo già vissuto) che non aprivo le orecchie a questo suggerimento.
Dal nostro incontro, non provo più il bisogno di gettarmi sul mio letto più volte durante la giornata come invece mi sentivo obbligata a fare prima.
Sto iniziando a considerare di riprendere un po’ di attività fisica, alla quale avevo dovuto rinunciare perché, come tu sai, non mi tenevo più in piedi.
Ho osservato anche un cambiamento qualitativo nel rapporto con mia madre, che mi controlla sempre ma il fatto non mi da quasi più alcun fastidio. Vedo la cosa più come una manifestazione d’amore un po’ eccessivo, mentre prima mi sforzavo di farlo senza realmente riuscirci.
Anche le mie notti sono più tranquille non mi risveglio più con incubi di impotenza come prima.
In breve va molto meglio.
Grazie per l’aiuto che mi hai dato. Vi abbraccio forte, arrivederci
Daniela
Italia
04/04/05 - Da Mirèse
Porto questa testimonianza per dare CORAGGIO a tutti quelli che soffrono e che non hanno soluzioni di guarigione.
I miei primi grossi problemi di salute cominciarono nel Settembre 2003 per degli abbondanti sanguinamenti,dovuti ad un fibroma del quale conoscevo l’esistenza da parecchi anni. Dopo aver consultato un ginecologo all’ospedale di Tolone,ho subito un’isterectomia totale nell’Ottobre 2003.
All’inizio del Gennaio 2004, il giorno 7 per essere più precisi, fui presa da violenti dolori alla mano destra: formicolii, gonfiori, difficoltà a tenere gli oggetti. Paralizzati in poco tempo il pollice, l’indice e il medio, un elettromiogramma diagnosticò una forte compressione del canale carpale. Il 22 Gennaio subii l’operazione al canale carpale della mano destra. I postumi dell’operazione furono molto dolorosi ( mano e dita gonfie, muscoli atrofizzati) ed in breve tempo ebbi gli stessi sintomi, questa volta alla mano sinistra. Gli esami nel centro ospedaliero si sono susseguiti a due settimane di distanza.
In un primo tempo mi fu diagnosticata una MALATTIA DI RAYNAUD, raccomandandomi di evitare il freddo!!
In una seconda diagnosi MALATTIA DE DUPUITREN. Non potevano offrirmi trattamenti per il dolore!!!
Dolore che diventava insostenibile con l’impossibilità di servirmi delle mani, il che significava essere totalmente dipendente da mio marito per i gesti più semplici della vita quotidiana ( vestirsi, lavarsi, pettinarsi, mangiare).
Nell’orrore dell’intenso dolore, giorno e notte senza alcuna speranza di sollievo, mi fu formulata una nuova diagnosi: POLIARTRITE REUMATOIDE, senza alcun trattamento!!
Nella mia ricerca di guarigione ho incontrato 4 medici specialisti molto perplessi, che non comprendevano la successione di tutte queste patologie.
Erano passati tre mesi dai primi dolori ed infine trovai sollievo con una parvenza di trattamento con antinfiammatori ( 6 dianoétique /giorno e posa di ortesi alle due mani) quando ricevetti una nuova diagnosi questa volta di NEURO-ALGODISTROFIA.
Ad un incontro con il direttore sanitario dell’ospedale dove ero in cura, questi mi disse: ”NON POSSIAMO FARE NULLA PERCHE’ NON COMPRENDIAMO L’ASSOCIAZIONE DI TUTTE QUESTE PATOLOGIE” e mi rimandò al mio medico di famiglia, che a sua volta mi indirizzò verso un professore di medicina interna, che in definitiva mi ripetè gli stessi discori.
Dopo i problemi alle mani si aggiunsero le stesse manifestazioni ai piedi e alle ginocchia ed in più un’infezione vaginale ( impossibile secondo i medici, poiché avevo subito un'isterectomia) che si complicò con la cancrena e un herpes zoster che iniziò sul braccio destro.
Disperata dinanzi all’insuccesso della medicina, mio marito ed io stessa ci rivolgemmo verso la Metamedicina. Avendo letto le opere di Claudia Rainville, mio marito la contattò in Canada. Per una fortunata coincidenza Claudia avrebbe tenuto un seminario in Maggio nei pressi di Tolosa e accettò di ricevermi.
Claudia mi concesse 2 ore di terapia individuale. Io mi sentii ascoltata, capita e compresa. Ella mi aiutò a liberarmi dalle sofferenze che mi portavo dentro dopo la morte di mio figlio. Dopo questo incontro i dolori si attenuarono rapidamente e 4 mesi più tardi, io ero completamente guarita senza alcuna medicina. Avevo riacquistato la mia totale autonomia.
Nel Settembre 2004 seguii il seminario META 2 per la mia sete di comprendere, d’imparare, e se possibile portare speranza alle persone che soffrono e che si trovano di fronte all’incapacità della medicina tradizionale ad aiutarli.
Oggi, ho imparato a lavorare su me stessa ed un’analisi medica conferma che non ho più colesterolo!!
GRAZIE MILLE CLAUDIA PER AVERMI DONATO LA GIOIA DI VIVERE E GRAZIE DI INSEGNARE L’IMPORTANZA DI RICERCARE LA CAUSA DELLE MALATTIE.
A quando una collaborazione tra medicina e metamedicina?
Mirèse G.
Var Francia
Testimonianze: Pierre Pommier, Andrea , Marie, Viviane, Anne Marie, Sylvain, Betty, Luisella, Olivier Biraro, Christian, Bernard, Abate Emmanuel, Claudine, Elegantine, Benôit, Daniela, Mirèse
COPYRIGHT© - 2007/2008 - METAMEDICINA
Was sagt man dazu? Schon 1997:
http://web.archive.org/web/20060823152405/http://www.metamedicina.com/It/ClaudiaRainville.asp
Claudia Rainville,
Fondatrice del metodo Metamedicina e delle
Edizioni FRJ, esperta psicoterapeuta, conferenziera in
campo internazionale e autrice di molti libri,
Claudia Rainville possiede innegabilmente
una grande conoscenza dell’animo umano
e delle sue sofferenze.
Nata in Québec il 9 maggio 1951,
Claudia Rainville è la minore di una
famiglia di otto figli. Ha studiato Microbiologia
Medica e, dopo dieci anni di lavoro in ambito
ospedaliero, la sua ricerca del “meglio-vivere”
la conduce ad esplorare diverse scuole di
pensiero, sia occidentali che orientali, dove frequenta i più grandi maestri conoscitori dell’Essere. Integrando con successo questi nuovi apprendimenti nella sua vita, diviene lei stessa un’esperta nel campo del “meglio-vivere”, nel quale opera da più di venti anni.
Una donna autentica e generosa
Con una trasparenza ed una generosità che ci tocca nel più profondo del cuore, Claudia Rainville racconta le sue esperienze di vita, le sue difficoltà, i suoi successi. Non bisogna stupirsi se, dopo aver letto i suoi libri e ascoltato le sue conferenze, centinaia di persone le hanno dichiarato di essersi riconosciute negli stessi sentimenti, nelle stesse sofferenze, nelle stesse ferite e di avere poi ritrovato un motivo per uscirne.
Le conoscenze che si fondano sul vissuto
Salute
Claudia Rainville ha sperimentato la malattia (tumori, lombalgie croniche, acufeni ecc…) e l’autoguarigione e sa, per esperienza, che ogni malattia deriva da una causa ben precisa ed è proprio l’identificazione di questa causa che può condurre all’autoguarigione.
Su questo argomento nel 1989 ha pubblicato il libro“Parteciper à l’Univers sain de corps ed d’esprit”.
Avendo poi approfondito le sue ricerche, attraverso la sua attività di psicoterapeuta, ha riscritto completamente questo libro ripubblicato nel 1995 con il titolo “ Métamédicine, La guérison à votre portée”, nel quale tratta le cause psicosomatiche della malattia. Completamente revisionato e terminato nel 2002, questo libro è il frutto di oltre 19 anni di ricerche, confermate dalle storie di migliaia di persone ricevute in consultazione. Vero strumento di risveglio della coscienza, esso conduce il lettore alla fonte, alla causa profonda delle sue sofferenze. L’aiuta a liberarsi dalle paure, dai sensi di colpa, dalla collera, dalla vergogna o dal suo male di vivere che sono all’origine della maggior parte delle sue malattie. Questo libro offre le risposte e le chiavi per innescare un vero processo di autoguarigione, permettendo così di liberarsi sia dai mal di testa, da emicranie e mal di schiena, sia da malattie più gravi come il cancro…
Divenuto presto un best-seller, è stato tradotto in tedesco e in italiano con il titolo «Metamedicina, Ogni sintomo è un messaggio».
Dopo il best-seller “Metamedicina, Ogni sintomo è un messaggio”, con il successivo libro “Métamédecine Les outils thérapeutiques”, Claudia Rainville invita il lettore ad andare ancora più lontano nella conoscenza di ciò che rappresenta la malattia e, demistificando la natura dei germi, del cancro e dei tumori, fa conoscere i principali strumenti che utilizza con successo nel suo metodo.
La domanda pertinente, l’ascolto profondo e la trasformazione degli scenari della sofferenza non sono che alcuni esempi dei mezzi che, se utilizzati appropriatamente, aiuteranno il lettore a risolvere i propri conflitti interiori ed a ottenere un completa guarigione piuttosto che una semplice eliminazione dei sintomi.
Psicologia
Fino a 32 anni Claudia Rainville considerava la sua vita come un fallimento. Agli occhi di coloro che la frequentavano aveva tutto per essere felice; invece, aveva dentro di se un grande vuoto e un altrettanto grande “male di vivere”. Ed è proprio il desiderio di comprendere il significato della sua sofferenza ed il volersene liberare che la porta a scoprire l’esistenza della memoria emozionale. Basandosi sul funzionamento del cervello umano, elabora un nuovo approccio terapeutico che permette di liberare la memoria emozionale dai blocchi registrati sin dall’età infantile e addirittura durante vita fetale.
Nel 1990, pubblica « Vivre en harmonie avec soi et les autres » dove chiarisce questo procedimento e nel quale indica anche come controllare le proprie emozioni, cambiare il film della propria vita ed imparare ad amare se stessi per meglio amare gli altri.
Nel 1997 con « Métamédecine des relations affectives - Guérir de son passé », propone al lettore un percorso terapeutico che gli permette di guarire le ferite del passato, aiutandolo a riconoscere gli scenari della sofferenza per essere poi in grado di trasformarli, aprire di nuovo il suo cuore, liberarsi della dipendenza affettiva e riconoscere, infine, il suo valore.
Nel 2004 questo libro è stato ripreso dalla casa editrice Quintessenza con il titolo “ Guérir les blessures de son passé” ed attualmente sta per essere tradotto in italiano.
Relazione di coppia
Determinata a vivere una buona relazione di coppia, Claudia Rainville non ha esitato a rimettersi in discussione per capire meglio i meccanismi inerenti alle relazioni di coppia. Ed è ciò che ci partecipa con «Métamédecine du couple - Réussir sa vie amoureuse ». Questo libro aiuta il lettore a scoprirsi ed a scoprire l’altro, a chiedersi perché si forma una coppia, che cosa i partners devono imparare e superare insieme. Il lettore potrà scoprire come stare bene insieme, come sviluppare una bella complicità e condividere una bella intimità.
Relazioni genitori/figli
Madre di due figli, Claudia Rainville conosce bene la dinamica dell’educazione dei figli. Convinta della necessità di svegliare la coscienza dei giovani sulla loro responsabilità di fronte alla vita, ha elaborato un seminario «Io mi creo una vita formidabile» che ha tenuto più volte a gruppi di giovani di differenti età. Sta, al momento, preparando un libro su questo argomento che dovrebbe uscire nel 2006.
Spiritualità
Il suo bisogno di approfondire il senso della Vita l’ha portata due volte in India accanto a Grandi Maestri spirituali, Saï Baba e Sua Santità Il Dalaï Lama. Nel 1992, è uscito il I° volume de «Rendez-vous dans les Himalayas» in cui racconta la sua ricerca della verità.
Nel novembre 1993, il II° volume de «Rendez-vous dans les Himalayas» «Les enseignements» risponde ad alcune domande fondamentali sulla nostra vera natura, su Dio, sulla legge del Karma e sui cicli della rinascita. Questo libro ci insegna anche come evitare la sofferenza ed ottenere una durevole felicità.
Considerati dei «best-sellers», i suoi libri, le apportano continuamente testimonianze di guarigioni fisiche e psichiche.
Esperienze televisive
Claudia Rainville ha acquisito una grande esperienza davanti alle telecamere, sia come esperta che come animatrice, nel corso di sei serie televisive che ha registrato per la televisione comunitaria. Precisamente :
· Guarire se stessi
· Vivere meglio in due
· Vivere in armonia
· Crescere con i propri figli
· Scegliere la felicità
· Con gli occhi del cuore
Inoltre collabora con diverse riviste e giornali scrivendo articoli sulla salute, il vivere-bene e la consapevolezza.
Conferenziera internazionale
Riconosciuta per le sue qualità di comunicatrice, Claudia Rainville ha tenuto centinaia di conferenze, sia in Canada che in Europa (Francia, Belgio, Svizzera, Italia) ed anche in Africa.
Lo scopo della sua vita
Claudia Rainville è profondamente toccata da ciò che vivono i suoi fratelli e le sue sorelle su questa terra ed aspira, a suo modo, ad aiutarli a risvegliarsi ed a sostenersi reciprocamente per creare insieme un mondo di pace, d’amore e di condivisione. Questo è lo scopo più importante della sua vita
1995 schon ging sie es an:
http://web.archive.org/web/20071206162220/http://www.metamedicina.com/It/metamedicina.htm
Il sito ufficiale di Claudia Rainville e della Metamedicina
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